Il viaggio è una porta attraverso la quale si esce dalla realtà nota e si entra in un’altra realtà inesplorata, che somiglia al sogno.
(Guy De Maupassant)
Il sole si alza tiepido dietro le palme che nascondono la vista del mare e i primi raggi entrano dalla finestra e mi scaldano il viso, è l’ora di riprendere l’esplorazione dei profumi dell’Isola della Réunion. Oggi è il turno del Pelargonium Gravelonens o più comunemente conosciuto come «geranio rosa». Sbrigate le faccende mattutine di routine, carico gli zaini sulla macchina e mi avvio verso la destinazione: la Coopérative Agricole des Huiles Essentielles. Non è difficile intuire di che cosa si occupino, in sostanza raggruppano molti coltivatori della zona per produrre oli essenziali e rivenderli poi sul mercato. La visita alla loro sede è un affascinante un percorso olfattivo.
La prima parte è dedicata proprio al geranio rosa che qui è un ibrido tra il Pelargonium capitatum e il Pelargonium radens. Questa pianta è stata scoperta in Sudafrica da Paul Hermann, giovane naturalista tedesco del XVII secolo durante una delle spedizioni organizzata dalla Compagnia delle Indie Orientali. Fu importata poi nei Paesi Bassi dove il suo successo fu pressoché immediato. Venne utilizzato per ricavarne il suo profumo ed in Inghilterra nacquero le prime industrie per la produzione dell’essenza di geranio. Questa pianta oggigiorno è coltivata praticamente ovunque vi sia un clima temperato con temperature invernali non troppo rigide e con una buona umidità. Anche nel mio giardino ce ne sono a decine da cui estraggo l’olio essenziale, chiaramente in inverno devono essere riparate dalle gelate.
Dopo l’Egitto, l’isola della Réunion è una delle principali produttrici di questa pianta il cui olio essenziale è largamente utilizzato nelle preparazioni cosmetiche e farmaceutiche nonché per aromatizzare gli alimenti. Il tour della Cooperativa è accompagnato da una ragazza dai lineamenti molto dolci e dalla parlata veloce che, oltre a fare da guida, si occupa anche della piccola boutique dell’azienda. Insieme facciamo una panoramica di tutte le specie di piante che qui vengono coltivate e lavorate. L’area del pelargonium è distribuita a ridosso delle montagne dell’isola. Le foglie vengono raccolte direttamente nel campo per poi essere portate alla sede della Cooperativa dove vengono lavorate e distillate. La distillazione avviene tramite corrente di vapore, ovvero le foglie non sono a contatto diretto con l’acqua ma vengono attraversate dal flusso di vapore che fa aprire delle microcapsule poste nelle parti aeree della pianta che contengono l’olio essenziale.
Questa sostanza viene carpita e trasportata in alto dalle piccole goccioline d’acqua attraverso un condotto che termina con un serbatoio di raffreddamento. Con l’abbassamento della temperatura il vapore acqueo torna allo stato liquido e, a questo punto, uno strumento detto “vaso fiorentino” separa la fase acquosa, l’idrolato, dall’olio essenziale.
Terminata la visita, la nostra guida ci racconta una leggenda sulla nascita del primo geranio…
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