Con il saggio Il profumo dell’Eden. Odori, spezie, idolatria nella mistica ebraica di Matteo Corradini, scrittore e Dottore in Lingue e Letterature Orientali con specializzazione in lingua ebraica, iniziamo subito in quarta con una domanda precisa: perché i besamin sono a forma di torre? Niente panico se non avete mai sentito questa parola! L’autore ci spiega che sono dei portaspezie contenenti incenso e che vengono utilizzati nel rito ebraico della Havdalà (preghiera ebraica che si recita al termine dello Shabbat).

Da questo intuiamo che la nostra lettura avrà un profumo spirituale fatto di incenso e spezie preziose. Un mix come quello dell’incenso sacro del popolo ebraico, formato da undici ingredienti, di cui si conserva gelosamente la formula, tramandandola di padre in figlio. Un esempio è la Casa di Abtinas di cui parla il Talmud. Era questa una famiglia sacerdotale che viveva separata dalla comunità e che custodiva il segreto di una formula perfetta per il Tempio: grazie ad un sapiente mix di ingredienti il fumo d’incenso non si spargeva nell’ambiente, ma creava una colonna perfettamente dritta che ascendeva al cielo. Un saggio che unisce olfatto e simbologia della tradizione ebraica antica passando attraverso passi del Cantico dei Cantici, del Talmud, dei Salmi e di altre letture religiose che ci daranno un concreto assaggio della mistica ebraica e del suo profumo.