Dalla genesi del mondo alla nascita della vita: corrispondenze tra un antico simbolo e il suo profumo
All’alba dei tempi esisteva soltanto una grande distesa d’acqua, narrano gli antichi testi indiani che raccolgono la sapienza vedica. In questo universo oceanico non vi era nulla, se non una pianta di loto e il sovrano delle creature, Prajāpati. Questa entità decise di prendere la forma del vento e planò sulla foglia del loto, ma non potè trovare uno stabile appoggio. Vide allora un “nido formato dalle acque” e vi pose sopra il fuoco (agni). Nacque così la prima terra emersa. Questo raccontano i Taittirīya saṃhitā (V.6.4), testi sacri che fanno parte dei Black Yajurveda, una raccolta di formule sacrificali particolarmente oscure e costellate di elementi arcaici.
Ma che cos’è questo “nido di acqua” ? Che cosa significa l’azione di porvi sopra il fuoco?
E soprattutto: qual è la relazione tra la simbologia del fiore di loto e il suo enigmatico profumo?
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