Avete mai desiderato saper leggere con l’olfatto? Tuffare il naso tra le pagine di un libro e con poche, profonde annusate carpirne le trama e le emozioni dei personaggi: che meraviglia sarebbe! Questo dono ce l’ha Adelina, la protagonista di L’annusatrice di libri della scrittrice (e quando può cabarettista) Desy Icardi. Ma chiamarlo dono, forse, non è il termine più giusto.

Siamo nella Torino di fine anni ’50. La campagnola Adelina, viene mandata dai genitori a studiare nella grande città ospite di una tirchia parente, zia Amalia. I suoi studi però non procedono nel migliore dei modi. Da qualche tempo infatti la nostra amica ha un grosso problema: non riesce più a leggere. Le lettere le si accavallano davanti agli occhi e, mentre da bambina riusciva a leggere tranquillamente i suoi libri di fiabe, ora le è impossibile persino studiare le lezioni. Scoprirà quasi per caso, e con non poco sgomento, la sua abilità fuori dal comune. Adelina sa leggere con l’olfatto. Da qui in poi inizieranno una serie di eventi sorprendenti che coinvolgeranno il suo professore, il severissimo reverendo Kelley, un notaio affasciante e senza scrupoli – padre della sua unica amica di classe, Luisella – e un misterioso libro antico, il manoscritto Voynich. Cosa succederà alla piccola Adelina? Diventerà un fenomeno da baraccone come lei teme? E zia Amalia? Nella nostra storia non è certo un personaggio di contorno, anzi. I ricordi di gioventù della zia si alternano tra le pagine del romanzo raccontandoci anche la sua storia di ragazza nella grande città quando, trovare marito, era la cosa più importante per una donna.

Edito da Fazi Editore, L’annusatrice di libri è un romanzo da leggere tutto d’un fiato che ci porta in una magica Torino d’epoca. Per leggerlo dovremo però usare la vecchia maniera: la vista.

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