Alla ricerca degli odori nascosti nei film del regista di Grand Budapest Hotel inaspettato interprete della poetica del profumo e della memoria
Nel 2014, poco prima dell’uscita nelle sale dell’acclamatissimo Grand Budapest Hotel, il regista Wes Anderson decide di fare un regalo molto speciale alla sua troupe: un profumo capace di suggellare il legame con la pellicola e di preservare il ricordo dell’esperienza appena conclusa. Propone quindi il suo progetto olfattivo ad alcuni professionisti del settore e, alla fine, sarà Mark Buxton a raccogliere la sfida. Buxton è un creatore di fragranze tedesco noto per la sua collaborazione con nomi prestigiosi come Comme des Garçon, ma anche per aver dato il suo contributo creativo ad alcuni marchi della profumeria di nicchia come Biehl e Linari.
Per Wes Anderson, Buxton ha realizzato dunque la propria interpretazione de L’Air de Panache la colonia indossata dal raffinato concierge Monsieur Gustave, protagonista di Grand Budapest Hotel. Chi ha avuto la fortuna di annusare l’introvabile profumo, presentato solo in occasione di qualche fiera ed evento di settore, lo descrive come un interessante chypre floreale. Questo incontro tra mondo del cinema e mondo delle fragranze rappresenta un caso unico e molto interessante. Colpisce, in particolare, l’idea di considerare una fragranza come custode della memoria di un film.
La trovata di Wes Andrerson offre lo spunto per andare alla ricerca degli odori nascosti nelle sequenze delle sue storie…
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