Parlare di olfatto non è mai stato più attuale che in questo momento. È come se tutti si fossero svegliati d’un tratto ricordandosi che il naso non serve solo agli enologi e ai degustatori di formaggi, ma è utile a chiunque per conoscere il mondo, costruire legami affettivi e preservare la salute fisica e mentale. Gli articoli sulle riviste, specie straniere, non si contano. Peccato solo che questo improvviso interesse non sia dovuto alla gioiosa accoglienza di una modalità di percezione finora poco valorizzata, ma al fatto che migliaia di persone hanno perso e stanno perdendo l’olfatto a causa del Covid19.
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Che fare dunque? L’auto-terapia è spesso la strada scelta dalle persone più motivate a recuperare l’olfatto. Su questo terreno si è mossa AbScent: un’associazione no-profit inglese che da molto tempo promuove il training olfattivo come strumento di riabilitazione efficace per alcune forme di anosmia.
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