Il numero autunnale di Smell Magazine è dedicato alla magia, un tema strettamente legato all’universo degli odori e dei profumi. Le arti magiche fanno largo impiego degli incensi, utili a stabilire una connessione con gli spiriti. Prevedono inoltre la raccolta e l’utilizzo delle piante per attrarre gli influssi dei pianeti a cui sono associate. Di questo vasto mondo magico, che abbraccia astrologia, dottrine esoteriche, pratiche spirituali, conoscenze botaniche e credenze popolari, ci siamo limitati a schiudere appena un po’ il cancello. Uno spiraglio da cui far trapelare qualche risvolto olfattivo. Ed ecco che, tra le cento pozioni magiche tramandate, è scaturita la più emblematica di tutte: l’unguento fatto di erbe amare e fuliggine capace di far prendere il volo agli oggetti e alle persone. Una ricetta scabrosa che ossessionò inquisitori e cacciatori di streghe.
Magia bianca e magia nera sono le due facce di una stessa medaglia che raffigura la capacità degli esseri umani di manipolare le forze della natura per piegarle in proprio favore. Sapiens dominabitur astris, dicevano gli antichi convinti di poter dominare il fato grazie alla conoscenza. Un potere enorme che, come sappiamo, è in grado di dare esiti sia benefici che nefasti. Il costruttore di mondi, l’uomo capace di plasmare il proprio destino può essere un dio o un demone in base agli scopi verso cui orienta la propria opera. Allo stesso modo, la magia può avere luci e ombre. Può essere il profumo del regno dei folletti e delle fate, oppure la «puzza di Guy Fawkes e cavolo bollito» di un falso incantesimo; può essere l’odore nauseabondo emanato dallo spirito di un fiume inquinato o il profumo di un volo notturno su un tappeto volante. Nelle prossime pagine troverete sia l’una che l’altra faccia della medaglia. Ma non abbiate timore, in questo attraversamento sarete protetti da un potente talismano olfattivo: Armoise lunaire, la fragranza di Smell Magazine n° 16.