È una favola profumata quella raccontata in questo libro da una voce narrante quanto mai singolare! A parlare a noi lettori è infatti la Rosa di Bologna, vero e proprio fiore all’occhiello della produzione vivaistica nostrana. C’era una volta il Premiato Stabilimento di Orticoltura Bonfiglioli, avviato nel 1883 da Gaetano e Aristide Bonfiglioli, e poi trasferito ad Alemanni nel 1905. È in questa azienda che, grazie alle cure del giardiniere ibridatore Massimiliano Lodi, il 22 maggio 1909 viene alla luce una delle più belle rose mai prodotte al mondo. Una tipologia molto particolare dal colore bianco-rosato caratterizzato da striature rosso porpora, all’inizio irregolari poi stabilizzate grazie a continui studi da parte del papà della celebre rosa.

Scritto da Paola Goretti – storica dell’arte e del costume, nonché poetessa – e pubblicato da Edizioni Minerva nel 2022, La rosa di Bologna è la biografia di un fiore e al tempo stesso un omaggio alla sua città natale, ritratta nel pieno fulgore della Belle Epoque. Un periodo questo, di grande rinnovamento urbanistico, culturale e persino manifatturiero grazie al laboratorio di idee e talenti di Aemilia Ars. E a proposito di arte, non possiamo non menzionare gli splendidi disegni di Alice Oliveira che diventano quasi tutt’uno con il racconto di Paola Goretti, trasportandoci nelle atmosfere di inizio Novecento abbellite dalle curve e dagli svolazzi del liberty. Adatta a bambini, ragazzi e adulti, questa breve ma graziosa fiaba è un distillato di storia, poesia e fragranza di rosa, in chiave deliziosamente felsinea.

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