Iniziamo la giornata con l’odore del caffè al mattino. Attraversiamo la città con i suoi odori d’asfalto e benzina. Passeggiando affianchiamo un fiume e sentiamo il suo microcosmo di odori. Veniamo catturati da sentori di burro, zucchero caramellato e vaniglia: la nostra pasticceria preferita ha appena aperto. Questi sono solo alcuni dei “millemila” odori che sentiamo durante la nostra giornata. A riunirli in un personale atlante olfattivo ci ha pensato Roberta Deiana, perfume writer e food stylist.

Deiana ci accompagna in questo viaggio nella memoria delle emozioni descrivendo 40 odori a tutti noi molto familiari ripartendoli in sette categorie: gli odori dell’infanzia, del viaggio, del cibo, della notte, della metropoli, della natura, della memoria. Inevitabilmente facciamo un tuffo nel passato e ci ritroviamo sui banchi di scuola a temperare le matite compiacendoci del loro profumo. Ora, da adulti, impariamo che proviene da un impasto di polvere di grafite mista ad argilla e gomme il tutto racchiuso in legno di cedro e sigillato da colla e vernice. Scopriamo anche i profumi che sono stati ispirati da questo odore come Bois d’enfant di Maison Rebatchi o Carbone di Balmain.

Un lavoro di ricerca sì interiore e personale, ma anche di studio da parte dell’autrice che per ogni odore preso in considerazione descrive le origini, alcuni componenti chimici, il suo uso in profumeria, la ragione per cui ci piace. E se vi siete mai chiesti qual è l’odore che preferiamo noi abitanti dello stivale, Deiana ha stilato una classifica tutta italiana dal momento che finora i dati erano di provenienza estera. E l’odore del bacon non ci rappresenta molto, vero? L’odore del pane caldo appena sfornato ci appartiene decisamente di più.


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