L’odore narcotico e malvagio della belladonna, dell’oppio e del papavero; il profumo avvolgente e salutare della menta, dalla malva, della salvia. Con il saggio Per virtù d’erbe e d’incanti di Erika Maderna edito da Aboca Edizioni, entriamo in un passato fatto di erbe medicamentose e di piante adatte a riti demoniaci, a donne-streghe e donne-guaritrici. Leggendo questo libro scopriamo una duplice natura di piante e fiori che potevano dare sollievo o essere letali a seconda della mano che le usava. Ambiguo anche il saper fare delle donne magiche di un tempo che più di tutti padroneggiavano l’arte medica legata alle erbe. Un destino crudele il loro, che ha coinvolto tutto un sapere antico di secoli che veniva tramandato oralmente da madre in figlia.

Col passare del tempo infatti la magia terapeutica diventò Scienza, il cui dominio era inizialmente di esclusivo appannaggio degli uomini colti. Uscito nel 2018 e riapparso nel 2023 con una nuova veste editoriale, Per virtù d’erbe e d’incanti ci introduce a straordinarie donne dimenticate tra cui Benvenuta Benincasa, processata per magia terapeutica, o Gabrina degli Alberti, accusata di diffondere il proprio sapere alle sue pazienti così che potessero fare da sole al bisogno. Accompagnati da una bellissima selezione di immagini, scopriamo così una tradizione magica e medica che non si è del tutto estinta sui roghi insieme alle sue praticanti, ma vive ancora oggi grazie al lavoro di un’autrice appassionata come Erika Maderna.

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