Tra passione e desiderio l’olfatto entra nel cinema melò di Pedro Almodóvar insieme alle sue indimenticabili figure femminili
Una cittadina western tra la polvere e i colori arsi del deserto. Due uomini si rivedono dopo venticinque anni. Uno è Jake, lo sceriffo, e l’altro è Silva, un cowboy giunto lì dopo un lungo viaggio. Ciò che li lega è molto più di una lontana amicizia, è un desiderio che si riaccende all’istante. Dopo una notte di passione, Silva rivela al compagno, suo ex amante, di averlo voluto incontrare per perorare la causa del figlio Joe, accusato di aver ucciso la cognata di Jake. Ma lo sceriffo deve fare il suo lavoro. Come ogni western che si rispetti si arriverà alla resa dei conti e alle pistole fumanti. Anche se l’epilogo apre a Jake e Silva spiragli per una vita insieme.
Il cortometraggio di 30 minuti si chiama Strange Way of Life ed è l’ultima opera diretta, nel 2023, da Pedro Almodóvar e co-prodotta dalla maison Yves Saint Laurent, il cui direttore creativo Anthony Vaccarello, ha creato i costumi di scena. Almodóvar prende due attori famosi, Ethan Hawke (Jake) e Pedro Pascal (Silva), e li rende protagonisti di una storia d’amore tra uomini senza sottintesi. Esplicita nei gesti, nelle parole e negli odori. Infatti dopo la notte insieme, Silva annusa il flacone sul lavabo di Jake: si tratta di una fragranza che aveva sentito sulla pelle dell’amante. In seguito, i due hanno uno scambio molto acceso di accuse e rimproveri durante il quale Jake minaccia l’amico con un’arma. Silva lo affronta e gli chiede come avrebbe giustificato la presenza di un uomo morto nel proprio letto ancora odorante di sperma. […]
Nel suo cinema popolato da legami familiari complessi e donne forti e indipendenti, il regista reitera i temi della ricerca della propria identità
e del proprio ruolo nel mondo, anche sfidando le classificazioni convenzionali di genere. Il sesso in tutte le sue forme, l’amore e la passione
sono spesso gli elementi che innescano il cambiamento radicale nelle vite dei protagonisti. Almodóvar è noto per l’uso vivace del colore. Le
sue pellicole presentano una palette cromatica ricca e saturata, tra cui domina il rosso acceso, identificabile con la passione e il sangue.
Se le tinte vivaci solleticano la vista, nei suoi film anche l’olfatto viene stuzzicato. Nel cinema del Maestro spagnolo, gli odori hanno una forte presenza evocativa, come per esempio il ricordo di una notte d’amore e di passione. Carne trémula è un film del 1997 la cui trama ruota attorno a un triangolo amoroso tra due uomini, Victor e David, e la donna che amano entrambi, Elena. Dopo un incontro fortuito tra Victor ed Elena, il giovane si infatua della donna e prova a ricontattarla…
L’articolo completo è disponibile sulla nostra rivista cartacea.
→ Informazioni per abbonarsi