Torniamo a parlare dell’opera di Adriano Garbini, pioniere della ginnastica olfattiva e grande promotore dell’introduzione di questa disciplina nelle scuole nella seconda metà dell’Ottocento. Come abbiamo visto nel precedente numero, il naturalista veronese condusse ricerche scientifiche sullo sviluppo del senso dell’olfatto nei bambini dall’età di 0 a 6 anni, allo scopo di individuare il modo più naturale e fisiologico per allenare questo senso.
I suoi studi lo portarono a concludere che l’olfatto nei bambini è inizialmente poco sviluppato e che la causa è imputabile all’ereditarietà, cioè – con parole sue – “al poco uso che viene fatto generalmente di questo senso dagli adulti”. Inizialmente, spiega Garbini, i neonati sono anosmici per via del muco ancora presente nelle loro narici. Ma dalla 3a settimana di vita in poi, lo sviluppo dell’olfatto non presenta alcun ostacolo biologico. Se le prestazioni legate a questo senso sono carenti è per via di una lacuna culturale a cui è possibile porre rimedio con l’educazione precoce.
Elaborò quindi alcuni esercizi […] che ancora oggi tutti noi, grandi e piccoli, dovremmo iniziare a svolgere con costanza.
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