Spegnete i cellulari. Mettetevi comodi. Aprite la mente. Solo così potrete capire e assaporare L’aroma del mondo, un’opera che è una perla nel panorama della saggistica contemporanea dove il gusto, l’olfatto e le atmosfere sono tematiche trattate dallo psichiatra e filosofo tedesco Hubertus Tellenbach (1914-1994).

Famoso per i suoi studi sulla malinconia, Tellenbach si è distinto nel mondo accademico per l’originalità del suo approccio allo studio di casi di disturbo mentale. Un approccio che non si limita a una diagnosi psichiatrica, ma fornisce un’analisi esistenziale che pone al centro l’essere umano. Gusto e olfatto sono considerati non come sensi secondari, legati al mondo animale, ma come specchi di vita, spesso rivelatori di profondi disagi psichici.

Lasciando da parte il semplice piacere gustativo, Tellenbach considera questi sensi sotto una luce estetico-percettiva come fulcro dello sviluppo umano. Gioia, ricordi, nostalgia, ma anche pregiudizio, odio, amore, sono tutte esternazioni legate indissolubilmente all’olfatto, l’unico senso che non segue le leggi del tempo. Perché, afferma l’autore, “niente quanto un odore o un sapore riporta alla mente una situazione passata”.

E riguardo al passato questo saggio non poteva trascurare un momento cruciale della nostra esistenza: l’infanzia. Tellenbach sostiene che sin dalla nascita tutti noi siamo immersi in una nostra personale atmosfera, una bolla fatta di sensazioni e intuizioni dell’ambiente che ci circonda, destinata ad ampliarsi, e che ci guiderà nelle scelte della nostra vita. In questa atmosfera, paragonata all’odore del nido e che dovrebbe essere contenitore di protezione e fiducia, si svilupperà l’essere umano con tutte le sue potenzialità e aspirazioni. Nel momento in cui l’atmosferico non soddisfa questi criteri, subentra una criticità che l’individuo farà fatica a superare.

Da qui in poi Tellenbach ci descrive il vissuto di alcuni suoi pazienti affetti da schizofrenia e psicosi paranoide legata al proprio odore: testimonianze che vi toccheranno profondamente. Una lettura, che cattura per l’arguzia e le tematiche affascinanti e inconsuete.

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