Dietro la creazione di un profumo c’è un numero incredibile di persone che lo hanno reso possibile. E non parliamo solo di compositori e case essenziere. A raccontarci un mondo molto più “sporco” e complicato sotto tanti punti di vista è Dominique Roques, che di mestiere fa il “cercatore” girando il mondo alla ricerca di nuovi odori per ampliare la palette dei profumieri. In particolare Roques è il responsabile del rifornimento degli estratti naturali di Firmenich, una delle più grandi multinazionali del profumo che, proprio quest’anno, è stata selezionata da Ethisphere® come una delle realtà più etiche. Pubblicato da Feltrinelli nel 2021, Il cercatore di essenze.
Viaggio alle origini del profumo è un diario olfattivo che non si concentra solo sulla poesia delle materie prime del profumo, ma ci apre gli occhi su ciò che sta dietro alle quinte dei prodotti che troviamo sugli scaffali. Un mondo fatto di contadini, boscaioli e raccoglitori che sono parte di una complessa filiera produttiva. Roques ci racconta in prima persona trent’anni di incontri con queste persone che mantengono viva la propria tradizione locale. Come fa Josefa, una donna gitana che, con la sottoveste sporca di gomma e brandendo un forcone, fa sobbollire i rami di cisto labdano in Andalusia. Ma Roques ci racconta anche il rovescio della medaglia. Guerre, corruzione e danni ambientali che disegnano talora un panorama sconfortante. Come in Madagascar dove, il profumo della vaniglia non può nascondere una deforestazione e una povertà fra le più alte al mondo.
Non mancano anche i momenti di sconforto dello scrittore stesso. Come quando, giunto ad Haiti per valutare il vetiver, Roques si trova davanti a uno scenario da fine del mondo: macerie (ancora quelle del terremoto del 2010), sfollati, morti per le strade. Episodi che cambiano la vita per sempre. Microstorie di persone, luoghi ed essenze raccontate con gli occhi e con il naso di chi è stato in prima linea. Dopo questa lettura, alla meraviglia di una boccetta di profumo uniremo una nuova consapevolezza. Un tassello fondamentale fatto di persone che, dall’altra parte del mondo, contribuiscono con il loro lavoro alla produzione di una bellezza destinata a restare per loro del tutto inaccessibile. Un tema su cui si confrontano costantemente le grandi case essenziere che finanziano ormai da tempo programmi di social responsibility per promuovere lo sviluppo nei luoghi di produzione.
