Anche l’assaggio del miele può diventare un’esperienza olfattiva di grande interesse. Siamo infatti abituati a cercare la “nota miele” nei profumi, mentre di note odorose il miele ne ha non soltanto una, ma moltissime. Ne sa qualcosa Alessandra Giovannini, apicoltrice ed
esperta in analisi sensoriale che con l’associazione Ambasciatori dei mieli propone corsi di formazione per apicoltori, ristoratori e anche per semplici appassionati.
“L’analisi sensoriale del miele ha un doppio scopo” spiega Giovannini, “da un lato risponde all’esigenza dell’apicoltore di riconoscere e identificare correttamente il prodotto, dall’altro consente a tutti di apprezzare il miele nelle sue diverse sfumature trasformando l’assaggio in un’esperienza edonistica”.
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