Profumo di seduzione e odore di libertà nella vita malinconica delle fanciulle in fiore protagoniste dei film di Sofia Coppola.
In certi casi il cognome che portiamo può essere una zavorra pesante, e Sofia Coppola lo sa bene. Avere come padre il leggendario Francis Ford Coppola, il regista di Apocalypse Now e della trilogia de Il Padrino, non deve essere stato semplice. Soprattutto se si desidera intraprendere una carriera nel mondo del cinema. Sofia Coppola nasce nel 1971 e l’ambiente estremamente creativo e stimolante in cui cresce
ha influenzato le sue scelte di vita. Infatti, a dispetto di un padre tanto ingombrante dal punto di vista professionale, Sofia Coppola è riuscita a dimostrare di essere in grado di camminare da sola diventando una delle più interessanti figure del panorama cinematografico del nuovo millennio. Lo stile che caratterizza la sua opera filmica è la descrizione accurata e la profonda sensibilità con cui rappresenta la realtà di fanciulle sognanti e malinconiche che celano, dietro l’apparentemente fragilità, uno spirito ribelle e indipendente. Una lettura del mondo femminile che si può sintetizzare con l’espressione female gaze, come lei stessa la definisce, in contrapposizione al male gaze, la maniera in cui gli uomini percepiscono e raffigurano le donne nelle arti visive.
Se cerchiamo la presenza dell’olfatto nei film della Coppola, notiamo che in diverse scene vengono inquadrate in primo piano bottiglie di profumo. La regista ha sempre dimostrato un forte legame con il mondo delle fragranze. Nel 2001 il fotografo di moda Juergen Teller la sceglie come testimonial del profumo di Marc Jacobs. Nel 2008 per Miss Dior Chérie la regista dirige la modella Maryna Linchuk in giro per una Parigi splendente di sole e fiori. Sempre per Dior, la Coppola firma la regia di due spot con Natalie Portman, il primo del 2011 ancora per Miss Dior Chérie e il secondo nel 2013 per Miss Dior Blooming Bouquet. Nel 2014 è la volta di Marc Jacobs e questa volta non come modella, ma come regista del trio di fragranze Daisy.
Cinque anni dopo dirige il corto In Homage to Mademoiselle, in occasione della mostra Mademoiselle Privé del 2019 a Tokyo, un tributo alla moda e ai profumi di Gabrielle Chanel. Anche in questi filmati commerciali è ben riconoscibile lo stile della regista. Lo sguardo dolce e sensuale con cui Sofia guarda in camera mentre abbraccia un flacone factice di Marc Jacobs Parfum nelle foto di Teller è simile a quello della Portman con il naso affondato in un mazzo di rose o circondata da un tripudio di fiori. Così le giovani fanciulle che giocano nei campi e compongono collane di margherite nello spot di Daisy hanno lo stesso candore delle sorelle Lisbon di Il giardino delle vergini suicide (The Virgin Suicides) È proprio con questa pellicola del 1999 che la Coppola si rivela alle platee di tutto il mondo e il suo esordio è folgorante…
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