Quella aerea è la dimensione più tipica dei fenomeni olfattivi, a cui si deve anche il loro carattere sfuggente e mutevole. Soggetti ai movimenti dei venti e delle correnti, gli odori hanno un legame elettivo con l’universo ornitologico, come testimoniano alcune leggende che vedono protagonisti gli uccelli.

Iniziamo con la Fenice dalle piume fiammeggianti di cui troviamo traccia in diverse culture, da quella cinese all’egiziana fino alla greco-romana e cristiana. Questa creatura alata ha la singolare caratteristica di rinascere ciclicamente dalle proprie ceneri dopo essersi data fuoco. Il suo è un rogo odoroso che lei stessa si premura di costruire con legni profumati, mirra, cannella e cassia. La cassia e la cannella sono le spezie ricavate rispettivamente dalla corteccia di due alberi, il Cinnamonum cassia, detto anche “cannella cinese”, e dal Cinnamonum verum. Un tempo la loro provenienza era avvolta dal mistero e perciò fiorivano racconti fantasiosi sulla loro origine. In queste leggende, gli uccelli e altri esseri capaci di librarsi in volo, figurano come i detentori delle sostanze odorose più pregiate.

Nelle Storie di Erodoto, leggiamo che la cassia è custodita gelosamente da animali alati simili a pipistrelli dal verso terribilmente stridente. Si tratta di animali particolarmente combattivi, tant’è che i raccoglitori devono aver cura di proteggersi gli occhi dai loro artigli acuminati. Quanto alla cannella, alcuni uccelli la trasportano nei propri nidi e da lì è necessario prelevarla con uno stratagemma. Bisogna portare nei dintorni dei nidi delle carcasse di animali che fungano da esca. Sentendone l’odore gli uccelli si getteranno sul succulento pasto afferrandolo con gli artigli per portarlo nei loro nidi. Una volta lì, questi non potranno reggerne il peso e crolleranno a terra con tutto il loro profumato contenuto. Sarà allora possibile raccogliere le spezie per venderle ottenendo un equo compenso per il rischio intrapreso.

Qual è il significato di queste cacce agli aromi che vedono coinvolte creature alate?

 

L’articolo completo è disponibile sulla nostra rivista cartacea.
→ Informazioni per abbonarsi