Incenso: un aroma che fa da ponte tra passato e presente, tra mondo spirituale e terreno. A questa resina così preziosa, nel corso del 2020 il Museo di Antichità Torino ha voluto dedicare una mostra con oggetti provenienti non solo dai musei piemontesi, ma anche da quelli di Mascate e dei vari governatorati dell’Oman. Chi non ha potuto visitare l’esposizione, può rivivere il percorso grazie al catalogo che delinea una vastissima mappa sia geografica che storica, sulle tracce della Via dell’Incenso.

Partendo dall’Oman e dallo Yemen del III millennio, percorriamo secoli di cultura e tradizioni passando dall’Egitto, alla Grecia, fino ai racconti di Marco Polo che riporta, fra le tappe del florido commercio dell’incenso, anche la Cina. Curatrice scientifica della mostra e del volume, Silvana Cincotti, storica dell’arte e dottoressa di ricerca in egittologia all’Università di Montpellier III, che approfondisce il ruolo dell’incenso nella ritualità nei templi egizi. Leggendo, non possiamo fare a meno di notare come l’incenso abbia ancora oggi lo stesso significato di allora: la sacralità. Usato tutt’ora nelle funzioni religiose, questa resina non mancava nei rituali pagani come offerta agli dei e come unguento ideale per la mummificazione, l’esempio più concreto e suggestivo di quanto questa inebriante materia facesse da intermezzo fra i due mondi rappresentando, con il suo buon odore, il respiro vitale.

Non mancano poi testimonianze sull’uso di questo profumo per sanificare gli ambienti, per profumare la casa e il corpo assumendo così un nuovo significato, meno etereo e più umano. Basti pensare all’uso di cosmetici nonché di pigmenti e coloranti che in età medievale riempivano botteghe di speziali. L’ultima tappa del libro ci porta in Cina e Giappone dove l’incenso veniva addirittura usato come orologio attraverso delle candele particolari che, bruciando, scandivano il tempo che passa.

Conclude il percorso una serie di fotografie di incensieri e bruciaprofumi di terracotta, calcare, bronzo, porcellane dalle più diverse forme e dimensioni che testimoniano l’importanza dell’incenso nello scorrere dei secoli. Una narrazione che non è una semplice linea temporale degli eventi, ma un ingresso per un mondo antico, eppure nuovo, per chi si avventura da inesperto fra le profumate vie del franchincenso dove incontriamo anche mirra, balsamo, cassia, nardo.

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