I rituali costituivano una parte importante della cultura e della vita dell’antico Egitto e il profumo, nella definizione più ampia possibile, svolgeva un ruolo fondamentale nell’esperienza ultraterrena così come nello svolgimento del culto vero e proprio. Che sia tempio, tomba o Aldilà, l’egizio ricorda i piacevoli odori della natura e la magia del fluire della vita attraverso il profumo, presente e insostituibile.
Nel mondo lungo il Nilo, così come in Grecia, si pensava che il profumo potesse guidare gli uomini e avvicinargli agli dei, gli dei stessi manifestavano la loro presenza attraverso l’odore e profumare il corpo dei defunti valeva a identificarli e a renderli più simili agli dei, accettati nel consesso che li attendeva oltre la morte.

La fragranza è, nell’antico Egitto, a tutti gli effetti un elemento vivificante nella sua correlazione con l’aria profumata, alito di vita che sfida il fetore della morte.

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Foto: TT69, Tomba Tebana di Menna, scena di offerta ai defunti. Foto © Mario Manzo per gentile concessione