Aria, come atmosfera, spazio e cielo; aria come vento, brezza; aria come musica, melodia: comunque la si concepisca, l’aria dà respiro e il respiro è vita. Ne era convinto Anassimene della Scuola di Mileto che già nel VI secolo a.C. scriveva:
«Come l’anima nostra, che è aria, ci sostiene, così il soffio e l’aria circondano il mondo intero.»
L’olio essenziale che si estrae dai semi del cardamomo verde, Elettaria Cardamomum, ha un profumo che
sembra catturare proprio questa idea dell’aria come “soffio vitale”. È fresco, quasi glaciale, balsamico e mentolato come lo è l’eucalipto, energizzante e amaro come il bergamotto, speziato e pepato come lo zenzero. Riesce a trasmettere subito una sensazione di purezza, di apertura, simile alla brezza di una giornata di sole in montagna, quando la neve copre i profumi della terra. Dichiara il suo carattere
pungente e aromatico, di un verde che poi evolve in sentori canforati e legnosi, simili a quelli che caratterizzano anche la lavanda, e in sfumature fiorite che si orientano verso la rosa e il geranio, dando al profumo un aspetto pulito e saponato.
Quello del cardamomo è un profumo verticale, che innalza e chiarifica; ha la luminosità e la delicatezza del bianco, di un tessuto fresco e leggero come quello delle tende altissime che filtrano la luce nel soggiorno de La Fabrica di Ricardo Bofill…
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In copertina: Soggiorno ne La Fabrica di Ricardo Bofill. Ph: Gregori Civera