I fiori acquatici ispirano il n° 7 di Smell Magazine tuffandoci nelle profonde acque primordiali alla ricerca di tesori sommersi. Dal significato simbolico dei fiori di loto giungeremo al segreto del loro profumo. Dall’impiego della leggendaria ninfea azzurra da parte degli antichi egizi, approderemo alle cupe atmosfere di Elden Ring. Affronteremo poi nuove avventure profumate attraverso i film Wes Andersen e ne riemergeremo con idee creative per i nostri profumi e per il design “olfattivo” di interni.
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In tempi di intelligenza artificiale e di metaverso, pare che gli odori si manifestino ancora unicamente nel mondo reale, irriducibili alla presa informatica, irriproducibili in forma digitale, disarmanti nella loro concreta materialità. Malgrado i tentativi fatti negli ultimi decenni, al momento è impossibile trasferire gli odori attraverso tablet e smartphone come facciamo con le immagini e i suoni. Sia l’emittente che il ricevente dovrebbero disporre di centinaia e centinaia di molecole da mescolare tra loro, così da riprodurlo fisicamente. Cosa non proprio agevole da attuare. Più facile potrebbe essere in futuro “premere i pulsanti” dei nostri recettori olfattivi attivando le combinazioni che – conoscendole – consentono di creare nel nostro cervello la sensazione di un certo odore. Un po’ come suonare uno strumento musicale, solo che i tasti sarebbero i nostri stessi neuroni.
Può sembrare solo fantascienza, ma qualcosa del genere accade già in modo spontaneo ogni volta che leggiamo un libro, vediamo un film, o giochiamo a un videogioco trovandovi dei riferimenti olfattivi. Evocare odori con parole e immagini stimola le aree del nostro cervello deputate alla percezione olfattiva proprio come se fossimo in presenza di uno stimolo reale. Se è vero che allo stato attuale gli odori e i profumi fanno parte solo del mondo fisico, è pure vero che possiamo anche immaginarli (o sognarli) grazie alle sollecitazioni che riceviamo da libri, film o videogiochi. E talvolta, accade che questi odori e profumi si stacchino dalla finzione per diventare reali, come vi raccontiamo in questo n° 7 di Smell Magazine. Raccogliere stimoli olfattivi, reali e immaginari, è proprio ciò che ci siamo proposti di fare con questa rivista. Che sia la fragranza di un fiore di loto o quella del misterioso Voltaire #6, che sia la mefitica pozione di uno stregone o la Viola odorata di una santa, ancora una volta la affidiamo alla magia sensuale della carta stampata, perché raggiunga il vostro “naso della mente”.
Francesca Faruolo
Illustrazione: Massimo Alfaioli
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