Se c’è un autore che è stato capace di rappresentare l’animo umano in tutte le sue sfaccettature questo è stato senz’altro William Shakespeare. Con le sue opere teatrali ha fatto sognare i lettori attraverso i secoli. Con lui e i suoi personaggi abbiamo amato, odiato, bramato vendetta e cercato un lieto fine, a volte invano. Fra le sue pagine non sentiamo solo l’odore della carta e dell’inchiostro: profumi inebrianti di fiori e spezie, ma anche odori nauseanti come quelli del sangue e del pesce impregnano i personaggi e le loro vicende.

Di primo acchito, quando nominiamo Shakespeare e vogliamo associare le sue opere agli odori, pensiamo alla celebre frase pronunciata da Giulietta (atto II, scena II)“Cosa c’è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo”. Ma in Shakespeare troviamo molto di più. E non tutti i profumi piaceranno al lettore. 

L’articolo completo è disponibile sulla nostra rivista cartacea.
→ Informazioni per abbonarsi